TEXAS, U.S.A. - Voci dal Braccio della Morte

          Ultimo aggiornamento: 25/01/2009
   

DISPARITA' RAZZIALE E PENA DI MORTE FEDERALE

(di: Organizzazioni religiose contro la pena di morte)

Il governo ha larga discrezione per decidere quando far rientrare un omicidio sotto lo statuto federale riguardante la pena di morte. Che una persona finisca o no nel braccio della morte federale dipende in gran parte dal colore della sua pelle e dal posto in cui vive. Le minoranze razziali sono perseguite dalle leggi federali sulla pena di morte con una proporzione molto maggiore di quella presente nella suddivisione della popolazione e di quella esistente all’interno di quella criminale.
 
Aggiornato all’8 febbraio 2001: 21 delle 24 persone nel braccio della morte federale sono di colore.

Dal 1995 al 2000:

L’80% dei casi federali sottoposti all’attenzione della corte riguardavano imputati di colore. E anche dopo l’esame dell’Ufficio Generale, il 72% dei casi ammessi alla procedura per la pena capitale riguardavano imputati di colore. Questo è ampiamente sproporzionato se confrontato con i dati relativi agli omicidi. Infatti i pubblici ministeri sono doppiamente incentivati a chiedere la pena di morte per imputati neri che non per imputati bianchi. E sono fortemente scoraggiati a chiedere la pena di morte per imputati bianchi nel caso di vittime non bianche, molto più che nei casi in cui la vittima sia bianca.

La disparità di trattamento è molto pronunciata nei casi di droga: l’analisi dei procedimenti federali legati alla legge anti-droga del 1988 rivela che l’89% degli imputati selezionati per la richiesta di pena capitale è afro-americana o messicano-americana.

Dei 159 casi capitali autorizzati dalla corte, 51 imputati (32%) rientravano nei plea agreements. Questi numeri variano notevolmente a seconda della razza: il 48% degli imputati bianchi (21 su 44), il 25% degli imputati neri (18 su 71), il 28% degli imputati ispanici (9 su 32) e il 25% degli altri imputati (3 su 12).

Juan Raul Garza venne condannato a morte nell’agosto del 1993 in Texas per l’omicidio di tre trafficanti di droga, secondo la legge anti-droga del 1988. A Garza venne negata una revisione del processo davanti alla Corte Suprema e si trovò a fronteggiare una data di esecuzione fissata per il 5 agosto 2000. La data venne slittata fin quando il Dipartimento di Giustizia definì delle linee-guida per la richiesta della grazia al presidente da parte dei condannati a morte federali, che vennero pubblicate all’inizio di agosto. A Garza venne offerta l’opportunità di chiedere clemenza secondo la nuova procedura e una nuova data per l’esecuzione venne fissata per il 12 dicembre 2000. In dicembre il Presidente Clinton ritardò ulteriormente l’esecuzione di Garza di almeno 6 mesi, per permettere ulteriori studi sulle anomalie della pena di morte federale. La sua esecuzione è attualmente fissata per il 19 giugno 2001.

Contattate il preidente Bush per mail, e-mail, telefono, fax per chiederli urgentemente la commutazione della sentenza di Juan Garza, insieme a una moratoria delle condanne a morte federali, per continuare l’indagine sulle disparità razziali all’interno dei processi federali.


Fonti: Unione Americana per le libertà civili, Centro Informazioni sulla Pena di Morte, Studio sulla Pena di Morte Federale pubblicato nel Settembre 2000 a cura del DOJ - Dipartimento di Giustizia.
 

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